Salute a rischio per il caldo di questi giorni, in particolare per i 3 milioni di italiani che soffrono d'asma. E soprattutto per chi è colpito da una forma grave della malattia, circa 300 pazienti. In questi casi, infatti, l'afa può rappresentare un serio pericolo, aggravato dal ristagno e dall'accumulo nell'aria di inquinanti e dalla maggiore concentrazione di ozono, che possono scatenare gravi crisi respiratorie.
L'allarme arriva dal congresso, in corso a Firenze, di Federasma, la Federazione che riunisce 20 associazioni italiane attive nella lotta contro l'asma e le allergie. E dal capoluogo toscano gli specialisti dettano le semplici regole anti-afa, in linea con quelle emanate dal ministero del Welfare.
"Il caldo mette in crisi le capacità fisiche e lavorative di tutti - spiega Walter Canonica, presidente della World Allergy Organization - a maggiore ragione delle persone che soffrono di una malattia cronica e spesso invalidante come l'asma grave", una condizione che interessa circa 300 mila italiani e che caratterizzata dalla frequenza giornaliera e l'intensità - nonostante la terapia - di sintomi come oppressione, respiro sibilante, costrizione del torace e tosse. Possibili crisi respiratorie improvvise che diventando via via più gravi.
Secondo una ricerca di Federasma la percentuale maggiore di pazienti con asma grave si concentra al Sud e nelle isole (48%), mentre l'impatto è minore al Nord Est (12%) e al Centro (14%). Al secondo posto per prevalenza c'è invece il Nord Ovest (26%). Mentre l'età media dei pazienti si aggira sui 46 anni. Per questi pazienti oggi sono disponibili terapie mirate, che bloccano al monte il meccanismo che scatena la crisi.
In questi giorni di afa, intanto, gli esperti consigliano di adottare comportamenti utili a ridurre lo stress fisico provocato dal caldo eccessivo.
Ed ecco le regole:
- evitare di uscire di casa nelle ore più calde, tra le 11.00 e le 18.00
- soggiornare in ambienti rinfrescati da un ventilatore o da un climatizzatore con deumidificatore, pulendo i filtri regolarmente
- bere almeno due litri d'acqua al giorno, anche se non se ne avverte il bisogno
- mangiare quotidianamente frutta e verdura fresche
- evitare gli sbalzi eccessivi di temperatura o l'esposizione in ambienti condizionati con aria troppo fredda, assicurandosi che il climatizzatore sia regolato su di una temperatura media di 24-26 gradi
- coprirsi quando si passa da un ambiente molto caldo ad uno con aria condizionata.
Fondamentale, infine, vestirsi in modo leggero, evitando di indossare indumenti sintetici e seguire attentamente le raccomandazioni e prescrizioni del medico curante.
(Adnkronos)
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